
Il nuovo presidente verrà designato il 4 aprile dal Consiglio generale e eletto il 23 maggio
Al via la corsa per la presidenza di Confindustria. Il mandato dell’attuale presidente, Carlo Bonomi, scade a maggio. La procedura per il rinnovo partirà il primo febbraio quando il Consiglio Generale estrarrà i nominativi dei tre saggi che andranno a comporre la Commissione di designazione. Il nuovo presidente verrà designato il 4 aprile dal Consiglio generale e sarà poi eletto dall’assemblea dei delegati in programma per il 23 maggio.
Entra comunque nel vivo la partita per la presidenza di Confindustria. In attesa giovedì della nomina dei saggi chiamati a valutare i nomi da sottoporre al Consiglio generale del 4 aprile, restano in lizza tre contendenti: l’attuale vice presidente degli industriali e tycoon emiliano del legno e del prosciutto Emanuele Orsini, il presidente del gruppo energetico Erg e del Sole 24 ore Edoardo Garrone e il presidente del colosso siderurgico Duferco e numero Uno di Federacciai Antonio Gozzi. Quella che nei giorni scorsi sembrava profilarsi come una sfida a due tra Orsini e Garrone, torna ad essere una sfida a tre candidati come emerge dalla nota diffusa da Gozzi per ribadire “la sua disponibilità a mettersi a servizio del sistema confindustriale. La partita è ancora in corso”.
Il primo a scendere in campo per la guida di Viale dell’Astronomia è stato Orsini con una campagna nel segno della discontinuità, la candidatura del genovese Garrone è arrivata di recente forte della benedizione degli industriali del Nord e dell’ex presidente Confindustria Emma Marcegaglia. Più debole, a quanto si apprende, la candidatura di Gozzi, che tuttavia non intende fare il passo indietro. Appare invece decaduta dalla rosa dei papabili l’opzione di Alberto Marenghi, ad di Cartiera mantovana e attuale vice presidente di Confindustria. Prima tappa dell’iter per scegliere il successore di Carlo Bonomi, il cui mandato in scadenza a maggio non è rinnovabile, parte formalmente quindi giovedì con la nomina della commissione dei ‘saggi’, il 4 aprile il Consiglio generale composto da 182 imprenditori designerà il leader prescelto. Il presidente designato dovrà poi presentare la squadra e il programma da sottoporre al voto finale dell’assemblea il 23 maggio.
Ad oggi nessuna candidatura ufficiale, perché il meccanismo di elezione del presidente di di Confindustria ha tempi e rituali precisi, I tre saggi estratti da una rosa di sei-nove nomi, chiamati a sondare la base imprenditoriale, nella prima settimana dall’insediamento, potranno ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. In sostanza i candidati dovranno presentare almeno venti firme a loro sostegno.
FOTO: ANSA