
Da rinnovabili a call center: tutte le novità
Geotermia, le agevolazioni per le rinnovabili, passando per il nucleare e i call center. E’ articolato il decreto energia approvato in via definitiva dal Senato.
A Palazzo Madama hanno votato la fiducia al governo sul dl energia che prevede interventi su sicurezza energetica, fonti rinnovabili e ricostruzione dei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali. Il via libera dell’Aula ha registrato 97 sì, 74 contrati e 2 astenuti. Il testo è già stato approvato dalla Camera dei deputati lo scorso 26 gennaio.
Il provvedimento diventa legge, ed ecco cosa prevede. per quanto riguarda le rinnovabili scompare il contributo dovuto dai titolari dell’impianto per la produzione e viene previsto un meccanismo di aste per incentivarle con la stipula di contratti per differenza a due vie di durata pluriennale tra il Gse e gli operatori selezionati e la possibilità di partecipare alle aste per gli incentivi anche per tutti gli impianti fotovoltaici in area agricola. L’eolico: il dl estende al tutto il territorio nazionale la possibilità di individuare porti dove costruire piattaforme per l’eolico galleggiante. La norma riguarda anche le aree che confinano alle zone in uscita (phaseout) dal carbone, ovvero Civitavecchia.
Nucleare: il decreto dà più tempo, 90 giorni agli enti locali per presentare a Sogin un’autocandidatura per ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Sui rifiuti, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, viene nominato Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti. Prevista una dotazione di 800 milioni.
Geotermia: il decreto consente la coltivazione delle risorse geotermiche per uso geotermoelettrico anche in aree termalis, garantendo però il mantenimento delle caratteristiche delle acque. Infine gli indennizzi: l’agricoltura e le aziende toscane colpite dalle alluvioni nel 2023 oltre alle misure di ristoro per i danni subiti dai prodotti agroalimentari di particolare qualità, potranno accedere al Fondo di solidarietà in agricoltura. Anche per i call center le cose cambiano, saranno stabilizzati i lavoratori che operano nella gestione delle attività della maggior tutela per l’elettricità a rischio con la fine della transizione verso il mercato libero.
FOTO: ANSA
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