
Tra le new entry anche gli “all you can eat” ed i corsi sportivi
Ogni anno l’Istituto nazionale di statistica rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. Lo ha fatto anche ora aggiungendo i pasti all you can eat, l’apparecchio per deumidificazione e purificazione aria, la piastra per capelli, il rasoio elettrico, lo scaldaletto elettrico e alcuni corsi ricreativi e sportivi (di tennis o padel, di acquagym, di calcio e calcetto). Escono invece dal paniere il dispositivo per il tracking delle funzioni vitali, il tagliacapelli e il regolabarba elettrico e il lettore di e-book.
In totale nel paniere del 2024 utilizzato per il calcolo degli indici Nic (per l’intera collettività nazionale) e Foi (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.915 prodotti elementari (1.885 nel 2023), raggruppati in 1.045 prodotti, a loro volta raccolti in 425 aggregati.
«Ottima notizia. Finalmente è stata accolta una delle nostre richieste, ossia quella di utilizzare la banca dati dell’Ivass per l’assicurazione rc auto, cosa veramente utile, però, se saranno pubblicati i rincari a livello provinciale. Bene anche le modifiche per la rilevazione dell’energia elettrica e del gas, che tengono conto dell’andamento dei prezzi sia per i vulnerabili sia per chi, alla scadenza del mercato tutelato, non ha effettuato alcuna scelta, passando quindi per il gas alla placet in deroga e per la luce al Servizio a Tutele Graduali. Anche in questo caso, però, l’integrazione sarà ancor più fruttuosa e rilevante per i consumatori se gli eventuali rincari saranno comunicati a livello territoriale – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Al di là degli altri ingressi nel paniere, auspichiamo che con il nuovo anno l’Istat abbia accolto la nostra richiesta di comunicare mensilmente gli aumenti di molti prodotti che fino allo scorso anno venivano rilevati insieme ad altre voci, ad esempio pasta secca, caffè al bar, pannolini, stabilimenti balneari. Quanto ai pesi, positivo che sia aumentato quello della divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche, anche se solo dello 0,3%, meno di quanto ci attendevamo visto l’effetto rivalutazione. Se il calo (-4%) della voce Abitazione, acqua, elettricità e combustibili era atteso, visto che i prezzi dell’energia sono scesi rispetto ai picchi del quarto trimestre 2022, perplessità ci sono per la riduzione delle voci fornitura dell’acqua (-8,8%), raccolta rifiuti (-11,2%) e affitti reali (-6,5%)».
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