Dagli spot alle telepromozioni: quanto spendono le aziende per essere al Festival della canzone italiana
Ci siamo, partito il countdown per la 74esima edizione del Festival di Sanremo 2024 che alzerà il sipario martedì. Se i cantanti in gara scaldano l’ugola per vincere la competizione dell’Ariston, gli inserzionisti mettono mano al portafoglio per uno degli eventi più attesi dell’anno nel mercato pubblicitario televisivo e non solo. Il Festival negli ultimi anni, anche grazie alla cura Amadeus, ha portato al ritorno di cantanti di primissimo piano che hanno permesso di far crescere esponenzialmente gli ascolti edizione dopo edizione, in particolare tra i più giovani.
L’ascolto medio dell’anno scorso è stato di 11 milioni di spettatori con uno share del 73,9% nella fascia 15-34 anni. Il grande successo aveva toccato anche il mondo digital: i video visti in live streaming sono stati 12 milioni, mentre 57 milioni erano state le interazioni social, incluso il caso del profilo Instagram di Amadeus aperto da Chiara Ferragni, nell’edizione dell’imprenditrice digitale. I record di share dell’edizione 2023, dunque, non possono che rendere ancora più preziosi gli spazi pubblicitari di quest’anno: le tariffe dei passaggi pubblicitari sono state aumentate dell’8% rispetto allo scorso anno. Per capire quanto costa la pubblicità che vediamo durante il Festival dobbiamo far riferimento all’offerta predisposta da Rai Pubblicità, la concessionaria della tv pubblica per la pubblicità che andrà in onda nelle serate dal 6 al 10 febbraio 2024.
Insomma quanto devono spendere le aziende per un posto in prima fila durante le cinque serate del Festival della canzone italiana?
Per poter rispondere dobbiamo capire meglio il tariffario proposto da Rai Pubblicità in occasione del Festival, intanto è bene conoscere le differenze tra le varie tipologie di inserzioni: gli spot, che normalmente vengono raggruppati in break nell’intervallo fra un programma e l’altro o all’interno del programma, possono avere una durata standard di 30 secondi che può arrivare anche a 60. Poi ci sono le tele-promozioni, che spesso vedono la partecipazione del conduttore del programma e vanno dai 30 secondi ai 2 minuti. Simili a queste ultime ci sono le televendite, la cui peculiarità è quella di avere una durata minima di 3 minuti. Infine, abbiamo i billboard: filmato di pochi secondi che precedono l’inizio della trasmissione e che reca la formula Questo programma è presentato da, e può arrivare ad una lunghezza di 60 secondi.
Quindi chi vorrà un passaggio pubblicitario nello spazio subito dopo il Tg1 delle 20 in quella che è l’anteprima del Festival, tra le 20.32 e le 20.34, dovrà sborsare 582mila euro per 26 spot da 4 secondi, mentre per 20 passaggi analoghi nel corso della serata ne spenderà 307mila. Passiamo alla tele-promozione, quella nel picco della serata, prevista indicativamente alle 23.30 con 5 passaggi su Rai 1 (+5 su Rai Premium) costerà 2,38 milioni di euro. Un milione in meno, 1,37 per la precisione vale lo spazio di 15 secondi per il primo break di tutte e 5 le serate.
Il pacchetto più caro? Quello rappresentato dal bundle centrale Sanremo 4+7, offerto a 1,9 milioni di euro.
Come per lo scorso anno, sono in vendita anche slot singoli: vengono proposte per il golden minute d’apertura, Sanremo 1, Sanremo 5, Sanremo 6 e Sanremo chiusura del sabato: ovviamente le posizioni più appetibili per orario e visibilità. Infine, chi vuole acquistare lo spot prima della chiusura di sabato 10 febbraio deve sborsare 30.000 euro.
Per quanto riguarda la trasmissione digital di Sanremo 2024, Rai Pubblicità ha pensato a tre pacchetti: uno Premium che include YouTube, RaiPlay, RaiNews e Vevo, uno Light che non include l’app RaiPlay e, infine, un terzo Big Screen valido esclusivamente per RaiPlay. Per piazzare il proprio spot all’interno del pacchetto Premium servono 60 mila euro, per quello Light ne bastano 30mila, mentre per il Big Screen bisogna pagare 90.000 euro.
Rai Pubblicità include anche i costi degli spazi per le radio, in un periodo incluso dal 4 al 10 febbraio: per 30 secondi su Radio 2 servono 3.100 euro, 2.400 per lo stesso tempo su Radio Italia, mentre 1.600 euro per il mezzo minuto di Radio Kiss Kiss.
Per la Rai la Kermesse sonora è una vera miniera d’oro e per le aziende pronte a mettere mano al portafoglio un’occasione da non perdere, la vetrina più importante e sicuramente più popolare della tv.
FOTO: ANSA