A gennaio le immatricolazioni di Stellantis in Europa (Ue, Gran Bretagna e Paesi Efta) sono aumentate del 16,9%, raggiungendo le 183.120 unità
Inizia bene il 2024 per il mercato delle auto che continua a dimostrarsi solido. Le immatricolazioni di Ue, Gran Bretagna e Paesi Efta sono risultate in rialzo dell’11,5% su base annua attestandosi a quota 1,014 milioni. Lo rende noto il consueto bollettino mensile dell’Acea, l’associazione dei produttori europei di autoveicoli.
Nella sola Ue le immatricolazioni su base annua sono risultate in aumento del 12,1% a 851.689 unità. In particolare i principali mercati hanno registrato tutti una crescita significativa, con Germania (+19,1%), Italia (+10,6%), Francia (+9,2%) e Spagna (+7,3%) che hanno raggiunto guadagni elevati a una o due cifre.
Le immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV) sono, invece, state 120.926 con una crescita del 29,3% su gennaio 2023, con una quota di mercato dell’11,9% che è significativa, ma comunque inferiore a quella registrata nell’intero 2023 che è stata del 15,7%.
«In tutta l’area – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – sono però in sofferenza gli acquisti dei privati che risentono fortemente degli aumenti di prezzi degli ultimi anni. Questa situazione spiega, in parte, la forte crescita del noleggio a lungo termine, che è una formula nata per le flotte aziendali, che si sta però estendendo rapidamente anche ai privati. Il noleggio a lungo termine è infatti una soluzione alternativa all’acquisto molto allettante e comoda che, oltre a semplificare la gestione dell’auto, consente, in questa fase di mercato, di diluire nel tempo i forti aumenti dei prezzi delle auto».
A gennaio le immatricolazioni di Stellantis in Europa hanno visto una crescita del 16,9%, raggiungendo le 183.120 unità. La quota di mercato risulta pari al 18%.
Tra le altre grandi case automobilistiche le immatricolazioni di Bmw salgono del 29,7%, quelle di Nissan del 38%, Tesla registra un incremento molto elevato, pari all’86,3 per cento. In calo Mercedez-Benz del 10,6%, Renault del 2,1 per cento.
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