
Viceministro Economia: “Ci avviciniamo a Ue, sistema più equo”
«Prosegue senza sosta la rivoluzione fiscale del governo, mirata a costruire un sistema più equo e giusto a vantaggio di cittadini e imprese». Queste le prime dichiarazioni di Maurizio Leo viceministro all’Economia e Finanze al termine del Cdm, che ha dato l’ok preliminare al decreto sulle sanzioni tributarie.
«Con il nono decreto attuativo della delega fiscale, si interviene sulle sanzioni tributarie, sia amministrative che penali – spiega il viceministro – per quanto riguarda le sanzioni amministrative verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei e introducendo un principio di maggiore proporzionalità»
Sanzioni amministrative più soft, allineate al livello europeo. E norme di coordinamento per quelle penali, questo quanto arrivato sul tavolo del Consiglio dei Ministri di questa mattina per quanto riguarda la rivisitazione del sistema delle sanzioni tributarie. Si tratta del nuovo tassello della riforma fiscale voluta dal Governo che procede a ritmo spedito. Nelle scorse ore, infatti, Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo aveva spiegato che si stava procedendo alle ultime limature.
Leo ribadisce da diverso tempo la necessità di intervenire sull’attuale sistema, che ha sanzioni da esproprio, come nel caso dell’Iva dove si va dal 120 al 240%. Il Viceministro punta ad allinearle al livello europeo, arrivando al massimo al 60%, escludendo frodi e truffe. In linea con i principi della delega, il decreto dovrebbe prevedere l’esclusione della punibilità per omesso versamento delle imposte per chi ha avuto difficoltà finanziarie, purché rateizzi e saldi il dovuto.
Un intervento decisamente complesso quello sul fisco con una riforma a 360 gradi che nelle intenzioni dell’esecutivo punta a riscrivere il rapporto con il contribuente. Dopo l’intervento sulle sanzioni, che ha ricevuto oggi il primo ok da parte dell’Esecutivo riunito a Palzzo Chigi per il Cdm, prossimo step quello sulla riscossione, quindi capitolo dei tributi con il nodo coperture. Ed infine, la rateizzazione dei tributi per le partite Iva.
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