
Francia e Germania rimangono in contrazione a febbraio
In Eurozona la manifattura rimane in contrazione ma la risalita del terziario fa sì che l’attività economica dell’area nel suo complesso, pur mantenendosi in fase di flessione, si attesti ai massimi da otto mesi. In particolare l’indice Pmi dei servizi dell’Eurozona risale a quota 50 a febbraio, livello che fa da spartiacque tra una fase di espansione e di contrazione dell’attività economica, dopo il 48,4 di gennaio ed oltre le attese degli analisti che si aspettavano un rialzo a 48,8 punti. Decisamente meno bene l’attività manifatturiera, scesa, secondo i dati flash di febbraio, da 46,6 a 46,1, deludendo le previsioni di una crescita a 47. La spinta dei servizi ha permesso all’indice composito di salire da 47,9 a 48,9, al di sopra delle attese del consensus, fermo a 48,5 punti.
In contrazione le due maggiori economie europee, ovvero Germania e Francia. In Germania a febbraio la lettura preliminare dell’indice Pmi, realizzato da S&P Global presso i responsabili acquisti delle aziende, si è attestata a 42,3 punti, in calo dal 45,5 di gennaio, ai minimi da 4 mesi. La produzione manifatturiera è calata a sua volta a 42,1 punti, da 45,7, segnando il valore minimo da 4 mesi. In miglioramento invece i servizi a 48,2 da 47,punti di gennaio, massimo da due mesi. L’indic composto e’ ai minimi da 4 mesi a 46,1 in calo dai 47 di gennaio.
In Francia l’indice flash Pmi manifatturiero è salito a 46,8 punti rispetto ai 43,1 punti di gennaio, toccando i massimi da 11 mesi ma restando comunque al di sotto della soglia critica dei 50 punti che distingue l’espansione dalla contrazione. La produzione manifatturiera migliora a 46,3 punti da 41. Nel settore terziario il Pmi tocca i massimi da 8 mesi a 48 punti da 45,4. L’indice composito sale a 47,7 punti, massimi da 9 mesi, dai 44,6 di gennaio.
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