L’obiettivo del commissario sarà mettere in salvataggio lo stabilimento, rilanciare la produzione, mettere in sicurezza gli impianti e i lavoratori
Non nazionalizziamo l’Ilva. Questo in estrema sintesi il pensiero espresso dal Premier Giorgia Meloni durante la registrazione di una trasmissione.
«È un dossier gestito pessimamente al quale tentiamo di trovare una soluzione, si dice che” l’ex Ilva “è spacciata ma c’è un mercato per l’acciaio di qualità». «Non voglio nazionalizzare l’Ilva penso che ci siano o margini per trovare investitori privati che abbiano davvero interesse a farla camminare. Ce ne sono diversi che si sono fatti avanti».
Intanto il commissario dell’ex Ilva Giancarlo Quaranta, come confermato dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso «incontrerà i sindacati per poi programmare anche l’incontro con le aziende dell’indotto. Nel frattempo stiamo definendo gli emendamenti che saranno votati dalla commissione competente, che sta esaminando il decreto legge del governo a tutela dell’indotto e dei loro lavoratori. Emendamenti che saranno votati la prossima settimana. Ci stiamo occupando di come consentire il rilancio produttivo dello stabilimento sia per quanto riguarda l’acquisizione delle materie prime necessarie che per quanto riguarda le risorse che serviranno per essere subito efficace l’azione del commissario, che oggi entra. Tra l’altro – ha concluso Urso – ho raccolto la sua richiesta di estendere l’amministrazione straordinaria alle altre aziende del gruppo».
Il commissario straordinario per l’ex Ilva dovrà «creare le migliori condizioni per accogliere nuovi investitori e contribuire al rilancio della siderurgia italiana», ha proseguito Urso.
L’obiettivo del commissario Quaranta, ha sottolineato Urso, sarà quello di «mettere in salvataggio lo stabilimento, rilanciare la produzione, mettere in sicurezza gli impianti e i lavoratori, al fine di realizzare le migliori condizioni per accogliere nuovi investitori e rilanciare la siderurgia italiana».
FOTO: Imagoeconomica