
Proposto un dividendo di 0,60 dollari. Positive le prospettive future
Tenaris straccia le attese. Nel quarto trimestre ha realizzato ricavi netti per 3,41 miliardi di dollari, in calo del 5,7% anno su anno ma al di sopra delle stime (3,12 miliardi di dollari). Le vendite sono in rialzo del 5% a livello sequenziale, trainate da un livello elevato di spedizioni verso il Medio Oriente e dai progetti di oleodotti offshore, oltre che dall’acquisito recente del business di rivestimento di tubi di Shawcor, che ha compensato i cali continui dei prezzi nelle Americhe.
La società ha chiuso il periodo a dicembre con un utile netto di 1,146 miliardi di dollari, 0,96 dollari per azione, rispetto agli 803 milioni, 0,68 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente e sopra i 602 milioni attesi dal consensus. L’utile operativo si è attestato a 819 milioni (-19% su anno e -6% su trimestre) e l’Ebitda e’ sceso a 975 milioni (-23% su anno e -3% su trimestre), sopra il consensus per 859 milioni, con un margine del 28,6%, sopra il 27% atteso dagli analisti.
L’intero esercizio 2023 si è chiuso con un fatturato pari a 14,869 miliardi (+26% anno su anno), un ebitda di 4,865 miliardi (+33%) e utile netto di 3,958 miliardi, in aumento del 55% rispetto all’anno precedente.
Il cda ha così proposto all’assemblea degli azionisti, che si terrà il prossimo 30 aprile, il pagamento di un dividendo per azione di 0,60 dollari (per un importo complessivo di 700 milioni) che include l’acconto sul dividendo di 0,20 dollari per azione pagato a novembre del 2023. Se approvato, una cedola di 0,40 dollari per azione (0,80 dollari per Ads), per un totale di circa 465 milioni, sara’ pagato il 22 maggio. La seconda trance da 300 milioni di dollari del buyback da 1,2 miliardi annunciato in precedenza iniziera’ il 26 febbraio.
Nella prima metà del 2024 sono attese vendite in linea con quelle della seconda metà del 2023.
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