
Presidenza Ue: “Comprendiamo la rabbia ma no a violenza”
Si accende la manifestazione a Bruxelles con scontri nelle vie della città, blindata per la protesta di oggi degli agricoltori in fiamme una statue e rochi durante il percorso, scontri con la polizia che risponde con gli idranti sulla protesta dei trattori. La polizia ha utilizzato idranti per spegnere gli incendi in rue de la Loi appiccati da alcuni agricoltori giunti a Bruxelles per manifestare. I dimostranti stanno cercando di mantenere accesi i fuochi appiccati a pneumatici e cumuli di paglia.
Intanto gli agricoltori con i loro mezzi hanno bloccato l’aeroporto di Zaventem, come ha confermato il portavoce della società che gestisce lo scalo.
Sale dunque la tensione. Su rue de La Loi, a pochi metri dalla Commissione europea e dall’Europa Building dove si riunisce il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura, si registrano diversi roghi, appiccati dai manifestanti usando copertoni, e cassonetti dati alle fiamme. La polizia ha azionato gli idranti.
Dalla presidenza Ue arriva un monito “Comprendiamo la rabbia degli agricoltori ma no alla violenza“.
La protesta con i trattori continua. Dopo l’invasione più o meno pacifica di sabato da parte degli agricoltori francesi al Salone dell’Agricoltura a Parigi, dove si è innescata una discussione improvvisata piuttosto accesa con il presidente Macron, oggi, la protesta varca il confine regionale e nazionale, con direzione Bruxelles, cuore dell’Unione Europea.
Sono centinaia di trattori hanno raggiunto Bruxelles. La maxi protesta è arrivata nella capitale belga nel giorno in cui il Consiglio Agricoltura dovrà esaminare le proposte della Commissione europea per alleggerire gli oneri fiscali e burocratici a carico della categoria. L’obiettivo dei manifestanti è arrivare proprio davanti alla sede del Consiglio, nel Quartiere europeo, e si attendono circa 1500 trattori provenienti da ogni angolo del Belgio, ma anche da Olanda, Germania e Francia.
Gli agricoltori, arrivati da diversi Paesi d’Europa per protestare contro la Politica agricola comune e il Green Deal, hanno bloccato rue de la Loi, in direzione dell’Europa Building dove si terrà la riunione dei ministri. Molte le esplosioni di petardi. Le forze dell’ordine hanno blindato tutta la zona. Sono stati chiusi quattro tunnel, arterie vitali del traffico, così come sono state bloccate le stazioni metro di Schuman e Maelbeek, quelle prossime alle sedi delle Istituzioni europee. Nel frattempo decine di trattori hanno invaso il centro storico, penetrando fino all’iconica Grand Place.
Gli agricoltori sono uniti, per avere risposte rapide. Chiedono interventi strutturali, per la sopravvivenza loro e delle proprie famiglie. La Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte, ipotizzando le prime azioni, per contribuire a ridurre gli oneri amministrativi che pesano sulle tasche degli agricoltori. Il documento indica azioni a breve e a medio termine: sarà discusso dai ministri al Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea, per confrontarsi su come arginare l’attuale situazione di crisi che grava sul settore.
Gli agricoltori e le associazioni di categoria, in primis la Coldiretti, chiedono di conoscerne quanto prima i dettagli affinché si possa fare chiarezza e attuare nei fatti un eventuale correttivo, che implichi la semplificazione del pacchetto di proposte. Tra gli aspetti su cui intervenire, sottolineano da Coldiretti, ci sono la condizionalità ambientale, l’interazione tra il rispetto delle norme e il sostegno dell’Unione europea al reddito dei lavoratori di categoria e la razionalizzazione dei controlli, senza dimenticare la tutela degli agricoltori che lavorano in piccole aziende.
Si uniranno alla manifestazione di oggi, insieme agli agricoltori europei, anche una folta delegazione di agricoltori provenienti dalle Marche, che sfileranno dalla stazione Luxembourg fino a Roi de la Loi per chiedere risposte immediate e concrete alla Commissione Europea. Al centro delle proteste dei trattori, che stanno interessando diversi Paesi europei, la politica comunitaria agricola. Coldiretti, insieme alle altre associazioni agricole come gli spagnoli dell’Asaja, il Cap dal Portogallo e belgi del Fwa, manifesteranno per chiedere fatti.
«Nel pacchetto semplificazione per l’agricoltura della Commissione – dicono da Coldiretti – abbiamo letto alcune semplificazioni da noi proposte, ma manca completezza e certezza dei dettagli. Si sono, finalmente, accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come ad esempio la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli. Sono positive anche le ipotesi di intervento per i piccoli agricoltori. Però al momento sono solo dichiarazioni: i tempi delle aziende non combaciano con i tempi della burocrazia europea».
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FOTO: ANSA