Nel quarto trimestre 2023 registra un balzo del 26% su base annua, poiché l’azienda tedesca di sandali ha beneficiato di prezzi più elevati e della crescente domanda statunitense
Birkenstock, appena quotato, supera le aspettative di ricavi grazie all’aumento dei prezzi e alla domanda statunitense. In particolare nel quarto trimestre la società ha registrato un balzo del fatturato del 26% su base annua a 303 milioni di euro contro i 288,7 milioni di euro previsti. L’utile per azione ammonta a 4 centesimi di euro contro i 9 centesimi di euro previsti
Il marchio fu creato nel 1774 per realizzare scarpe ortopediche. Nel 1897 Konrad Birkenstock realizzò la prima suola flessibile che si adattava ai contorni dei piedi e i sandali furono portati in Usa negli anni ’60. Vennero adottati dagli hippy, che ne apprezzarono il comfort senza fronzoli. Nel 2021 la società di private equity L Catterton e il fondo a partecipazione familiare del magnate francese dei marchi di lusso Bernard Arnault hanno acquisito una partecipazione di maggioranza.
La recente crescita arriva proprio allora ponendo fine a quasi 250 anni di proprietà familiare. I nuovi proprietari di Birkenstock hanno avviato una strategia di crescita aggressiva incentrata sull’aumento delle vendite dirette al consumatore, sull’uscita da alcune partnership all’ingrosso e sulla promozione delle vendite di articoli con prezzi più elevati. Nel giro di pochi anni, le sue vendite sono quasi raddoppiate e la sua capitalizzazione di mercato è ora di circa 9,7 miliardi di dollari, il doppio della sua valutazione nel 2021 di 4,85 miliardi di dollari.
Da quando è stata quotata in borsa, Birkenstock ha utilizzato parte dei suoi proventi per ripagare i debiti. In autunno, ha effettuato i pagamenti del debito che hanno ridotto la sua leva finanziaria netta al di sotto di 2,5 volte l’EBITDA.
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