
Secondo i legali del magnate l’ha trasformata in una sussidiaria, la causa l’alleanza con Microsoft
Elon Musk non sta a guardare e questa volta nel suo mirino finisce OpenAI, che viene citata in giudizio dal magnate insieme al Ceo Sam Altmam, tra gli altri, accusandoli di aver violato gli accordi contrattuali presi quando ha contribuito a fondare il produttore di ChatGPT nel 2015, secondo una causa depositata ieri a San Francisco.
La causa dice che Altman, insieme al cofondatore di OpenAI Greg Brockman, si era originariamente avvicinato a Musk per creare una società open source e senza scopo di lucro che avrebbe sviluppato la tecnologia dell’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità. Gli avvocati di Musk hanno dichiarato che la società, sostenuta da Microsoft, si è concentrata sulla ricerca di profitti, rompendo l’accordo.
«Fino ad oggi, il sito web di OpenAI, Inc. continua a dichiarare che il suo statuto è garantire che l’AGI porti benefici a tutta l’umanità.” In realtà, tuttavia, OpenAI, Inc. è stata trasformata in una filiale di fatto a codice chiuso della più grande azienda tecnologica al mondo: Microsoft. Sotto il nuovo consiglio di amministrazione, non si sta solo sviluppando, ma sta effettivamente perfezionando un’AGI per massimizzare i profitti per Microsoft, piuttosto che per il beneficio dell’umanità – Gli avvocati di Musk hanno affermato che la causa è stata intentata – per costringere OpenAI ad aderire all’accordo costitutivo e a tornare alla sua missione di sviluppare l’AGI a beneficio dell’umanità, non a beneficio personale dei singoli imputati e della più grande azienda tecnologica al mondo», si legge nella dichiarazione della causa.
Musk ha co-fondato OpenAI nel 2015, ma si è dimesso dal consiglio di amministrazione dell’azienda nel 2018.
ChatGPT, il chatbot di OpenAI, è diventato l’applicazione software con la crescita più rapida al mondo entro sei mesi dal suo lancio nel novembre 2022. Ha anche scatenato il lancio di chatbot rivali da parte di Microsoft, Alphabet e una serie di startup che hanno sfruttato l’entusiasmo per assicurarsi miliardi di finanziamenti. Dal suo debutto, ChatGPT è stato adottato dalle aziende per un’ampia gamma di compiti, dal riassunto di documenti alla scrittura di codice informatico, scatenando una corsa tra le aziende Big Tech per lanciare le proprie offerte basate sull’AI generativa.
Qui puoi trovare tutti gli articoli con le ultime notizie su OpenAI e il suo Ceo Sam Altman, che alla fine dello scorso anno aveva lasciato la società pioniera dell’intelligenza artificiale per una bufera mediatica, per soli quattro giorni.
FOTO: EPA