Sam Altman, il ceo di OpenAi, è stato riammesso con piena fiducia nel Cda a conclusione di un’indagine interna secondo cui è idoneo a guidare la startup al centro della rivoluzione dell’intelligenza artificiale.
Il consiglio di amministrazione di OpenAI ha aggiunto tre nuovi membri Sue Desmond-Hellmann, ex Ceo della Bill & Melinda Gates Foundation, l’ex dirigente della Sony Entertainment Nicole Seligman e Fidji Simo, Ceo e presidente di Instacart, annunciando che rafforzerà la propria governance, inclusa l’aggiunta di una hotline per le talpe e una politica sul conflitto di interessi.
L’indagine interna è stata condotta dallo studio legale WilmerHale con l’analisi più di 30.000 documenti. Nella sintesi fornita da OpenAI, analizzata da Axios, si legge come “il precedente Consiglio abbia agito nella sua ampia discrezionalità per licenziare il signor Altman, ma ha anche rilevato che la sua condotta non imponeva la rimozione“.
«Il Consiglio precedente credeva all’epoca che le sue azioni avrebbero contribuito a vincere le sfide della gestione interna ma non aveva previsto che le azioni in essere avrebbero destabilizzato la società – La precedente decisione del Consiglio – non è nata da preoccupazioni riguardanti la sicurezza del prodotto, il ritmo di sviluppo, lo stato delle finanze di OpenAI o le sue dichiarazioni a investitori, clienti o partner commerciali», si legge ancora nella nota.
La decisione, dunque, «è stata la conseguenza di una rottura del rapporto e della perdita di fiducia tra il precedente consiglio di amministrazione e il signor Altman». OpenAI ha confermato ad Axios che non rivelerà altro sull’indagine oltre a quanto contenuto nel post sul blog. Una delle scelte chiave per il nuovo Cda sarà ora capire l’eventuale necessità di apportare modifiche all’attuale struttura societaria, che vede OpenAI gestita come organizzazione no-profit ma con una filiale a scopo di lucro con diversi investitori, inclusa Microsoft.
La società pioniera nel campo dell’intelligenza artificiale, valutata oltre 80 miliardi di dollari nel suo ultimo round di finanziamento, secondo quanto scrive il New York Times, è una realtà all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, tecnologia in grado di generare efficacemente testi, immagini e suoni per rivoluzionare il modo di creare contenuti e progetti multimediali. Alla fine del 2022 ha rilasciato ChatGPT, ottenendo subito un enorme successo globale.