
A 350 km/h, sta dietro al campione del mondo Max Verstappen e promette di rivoluzionare le riprese tv dello sport
Un drone è appena entrato nella storia della Formula Uno. Rocket Drone, creato e pilotato dall’ingegnere olandese di Drone Gods Ralph Hogenbirk, ha sorvolato il circuito britannico di Silverstone raggiungendo una velocità di 350 chilometri orari e tenendo il passo dell’attuale campione del mondo della Red Bull Racing Max Verstrappen.
L’aeromobile senza pilota dotato di due telecamere integrate è il primo capace di mantenere una velocità simile per un intero giro seguendo un veicolo in movimento tra le curve del circuito. Secondo il Guinness dei primati, il record di velocità per un drone appartiene all’Xlr, che però è in grado di volare a 400 km/h solo in linea retta e per pochi secondi.
All’inizio dello scorso anno, Red Bull ha chiesto al team olandese Drone Gods di realizzare un drone Fpv, first-person view, che trasmettono cioè in tempo reale i video ripresi dalle telecamere, in grado di rimanere in scia di una F1 per un intero giro. Fino a quel momento i velivoli Fpv arrivavano a una velocità massima di 180 km/h, molto inferiore ai 355 km/h con cui una Formula Uno riesce in medio ha completare un giro di un circuito con un tempo medio di un minuto e 30 secondi. Il lavoro degli ingegneri è andato avanti per otto mesi. “L’idea era quella di trovare il perfetto equilibrio tra elettronica, design , peso, velocità, lunghezza del volo e distanza“, ha spiegato il team di Drone Gods. Il primo prototipo è stato testato nel settembre 2023 sul circuito di Silverstone, con l’obiettivo di seguire il pilota Liam Lawson a bordo della Rb19, la monoposto ufficiale utilizzata da Red Bull nella scorsa stagione.
L’esperimento è riuscito: il dispositivo ha effettuato riprese a una velocità di 310 km/h, evidenziando però dei problemi nel controllo dello sterzo, nella frenata e nell’angolo di ripresa. Il produttore di droni ha quindi collaborato con Red Bull Advanced Technologies (Rbat), la divisione ingegnerestica del team, per apportare le migliorie necessarie. «Rbat ha contribuito alla produzione dei componenti strutturali. Si è occupata della produzione delle cupole in fibra di vetro, delle strutture interne e dei bracci in carbonio», ha spiegato l’azienda.
Il risultato è stato l’ormai battezzato Rocket Drone. E’ stato nuovamente messo alla prova a Silverstone, ma questa volta la sua missione era seguire la RB20 guidata da Verstappen, descritto come uno dei piloti più veloci della storia recente della F1. Nonostante la presenza della pioggia, il drone è riuscito a superare le aspettative.
«E’ stato frenetico. Abbiamo filmato le auto di Formula 1 durante i test, quindi in un certo senso sapevamo cosa aspettarci. Il giorno in cui abbiamo girato, avevamo solo una ripresa e c’erano molti spruzzi che provenivano dall’auto, il che ha reso le cose più difficili. Si tratta di un’auto nuova di zecca e di un pilota diverso da quello con cui ci siamo esercitati, quindi non avevamo idea di quale sarebbe stata la velocità. È stato necessario adattarsi per quell’unica ripresa, improvvisare e applicare tutto ciò che abbiamo provato», ha dichiarato Hogenbirk in un’intervista pubblicata da Red Bull.
Per costruire Rocket Drone sono state utilizzate tecniche di progettazione avanzate, combinate a stampa 3D e componenti leggeri creati su misura, che consentono al velivolo di raggiungere e mantenere velocità elevate senza compromettere la sua manovrabilità a distanza.
Il drone raggiunge una velocità massima di 350 km/h, passando da 0 a 300 in due secondi. Si tratta di un’accelerazione superiore a quella della maggior parte delle vetture di F1, che in media vanno da 0 a 97 km/h in 2,6 secondi. Rocket Drone pesa meno di un chilogrammo ed è dotato di una fotocamera ad alta risoluzione 4K da 60 fotogrammi al secondo e un’altra camera 4K da 30 Fps. Entrambe garantiscono una profondità di colore da 10 bit, che garantisce immagini nitide e dettagliati durante il volo.
Grazie a queste caratteristiche, il drone ha il potenziale per migliorare le riprese televisive della Formula 1, offrendo al pubblico una maggiore immersività e la possibilità di seguire nel dettaglio ogni movimento in pista. Le opportunità commerciali sono evidenti: la scorsa stagione di Formula 1 ha visto un aumento del 31% dell’audience televisiva rispetto al 2022, con una media di 700mila spettatori per gara.
«Anche se questo drone sembra davvero fantastico e funziona come dovrebbe, ovviamente possiamo fare molto di più. Penso che una delle cose da fare sia cercare di ottenere un segnale video in diretta di alta qualità, in modo da poterlo utilizzare per lo streaming live. E poi si tratta di fare ulteriori test e dimostrare che questo drone è sicuro e affidabile. Sarebbe bello avere un drone che copra la pista durante le gare in diretta, in modo tale da averne forse in futuro addirittura più di uno. Chi lo sa?», ha detto Hogenbirk.
FOTO: ANSA