Il 62% delle grandi organizzazioni ha aumentato la spesa, ma la Penisola resta ultima tra i Paesi del G7
E’ record per il mercato italiano della cybersecurity. Secondo i dati presentati dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, il business della sicurezza informatica ha raggiunto in Italia i 2,15 miliardi di euro, aumentando del 16% rispetto allo scorso anno.
Di certo, la cybersecurity si conferma come la principale priorità di investimento nel digitale tra le imprese, sia grandi sia pmi, con il 62% delle grandi organizzazioni che ha aumentato la spesa per la difesa digitale delle proprie infrastrutture e dei propri asset materiali e intangibili. Il rapporto tra spesa in cybersecurity e Pil in Italia si attesta allo 0,12%, in crescita rispetto allo 0,10% del 2022, tuttavia il nostro Paese resta all’ultimo posto nel G7, a grande distanza dai primi in classifica, Stati Uniti con lo 0,34% e Regno Unito 0,29%, e da Paesi come Francia o Germania allo 0,19%.
Nel corso dell’ultimo anno, il 74% delle imprese italiane ha percepito un aumento di tentativi di attacco e il 12% ha subito conseguenze tangibili derivanti da attacchi cyber. Inoltre, il 56% delle aziende ha introdotto strumenti e tecnologie di AI nella cybersecurity, ma solo il 22% li utilizza in maniera estesa.
Nel frattempo, nel mondo gli attacchi informatici sono in continuo aumento, con circa 1.400 incidenti gravi rilevati dall’associazione di riferimento Clusit nel solo primo semestre 2023 +11% rispetto allo stesso periodo del 2022, il maggior numero mai registrato. In Italia questa crescita è ancora più accentuata, con 132 attacchi subiti nel primo semestre del 2023 +40% sul 2022.
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