
La nota dell’Unione Nazionale Consumatori
Secondo quanto reso noto da Arera il prezzo di riferimento del gas per il cliente domestico vulnerabile a febbraio è di 100,37 centesimi di euro per metro cubo. Si tratta di un prezzo che risulta essere inferiore del 4% su quanto rilevato a gennaio. Il servizio di tutela del gas, come è noto, è stato sostituito dal sistema di vulnerabilità che riguarda 2,5 milioni di clienti domestici
Immediato il commento dell’Unione Nazionale Consumatori «Bene, una buona notizia i clienti vulnerabili. Peccato che il risparmio sia pari solo a 46 euro su base annua. Se il Governo, invece, non avesse deciso di ripristinare nel 2024 gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva, il gas sarebbe crollato del 15%, con uno sconto di 126 euro, 111 per il solo effetto Iva» afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
Nella stessa nota dell’Unione Nazionale Consumatori, si evidenzia che per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il -4% significa spendere 46 euro in meno su base annua, spesa totale che nei prossimi dodici mesi che partirebbero dal 1° febbraio 2024 al 31 gennaio 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti, sarebbe pari a 1104 euro. Considerando anche i 681 della luce della famiglia tipo, si parla di una spesa complessiva pari a 1785 euro.
Dall’UNC fanno sapere che «Se il prezzo del gas scende del 4% rispetto a quello di gennaio 2024, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con febbraio 2021, il rialzo rispetto al prezzo del mercato di tutela della famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi di gas, pur non essendo esattamente comparabile, è oggi superiore del 42%. Ecco perché è stato un gravissimo errore togliere gli sconti del Governo Draghi».
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