
Alla base della decisione alcuni problemi di Antitrust
Stop alla fusione tra le compagnie aeree low-cost statunitensi JetBlue Airways e Spirit Airlines. Un accordo da 3,8 miliardi di dollari che già a gennaio aveva registrato alcuni problemi dopo che un giudice ne aveva bloccato l’iter per motivi di concorrenza.
«Abbiamo concluso che gli attuali ostacoli normativi non ci consentiranno di chiudere questa transazione in modo tempestivo ai sensi dell’accordo di fusione – ha affermato Ted Christie, CEO di Spirit – Siamo delusi di non poter andare avanti con un accordo che farebbe risparmiare centinaia di milioni ai consumatori e creerebbe un vero sfidante per le dominanti compagnie aeree statunitensi “Big 4».
«Credevamo che valesse la pena perseguire questa fusione perché avrebbe generato un concorrente nazionale low-cost e di alto valore per le quattro compagnie aeree più grandi – ha affermato Joanna Geraghty, CEO di JetBlue – Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto con Spirit per delineare una visione per sfidare lo status quo, ma visti gli ostacoli che rimangono per chiudere, abbiamo deciso insieme che gli interessi di entrambe le compagnie aeree sono meglio serviti andando avanti in modo indipendente».
FOTO: SHUTTERSTOCK