La Corte Suprema statunitense esaminerà la questione dell’immunità presidenziale di Donald Trump il 25 aprile. Sarà in quell’occasione che i giudici ascolteranno le argomentazioni preparate da entrambe le parti per comprendere se l’ex presidente Donald Trump sia immune o meno da accuse penali nel caso che lo vede coinvolto per i tentativi di cambiare il risultato elettorale nel 2021.
Il procedimento penale portato avanti dal procuratore speciale Jack Smith è in stand by e qualora si decidesse che Trump non è immune (cosa dichiarata già da altre due giurie seppur di grado inferiore), l’ex presidente USA potrebbe essere processato poco prima delle elezioni di novembre.
Sono diversi i procedimenti che vedono Trump sul banco degli imputati ed alcuni di loro hanno anche portato alla condanna del tycoon con costose multe. Per la precisione Trump deve affrontare quattro procedimenti penali e multe per quasi 550 milioni di dollari di danni. Per questo motivo molti membri del Comitato Nazionale Repubblicano si stanno offrendo per partecipare per lo meno alle spese legali con una conseguenza molto grave e cioè il taglio dei finanziamenti per le campagne elettorali di altri candidati.
Intanto, dall’altro fronte, quello dei democratici, arriva la notizia secondo la quale il deputato Dean Phillips, che si era presentato come un’alternativa più giovane all’81enne Biden, avrebbe abbandonato la corsa alle primarie presidenziali democratiche del 2024.
L’uscita di Phillips, che ha appoggiato la corsa di Biden, arriva poche ore dopo che la candidata repubblicana Nikki Haley ha abbandonato la corsa.
«Gli americani chiedevano un’alternativa e la democrazia richiede opzioni. Ma è chiaro che l’alternativa non sono io. Ed è chiaro che Joe Biden è il NOSTRO candidato e la NOSTRA opportunità di dimostrare che tipo di paese è e intende essere l’America». Questo il messaggio di Phillips su X.