Morgan Stanley ha licenziato circa il 9% del personale presso la sua business unit di gestione patrimoniale in Cina a causa della contrazione degli asset e delle perdite operative. E’ quanto riportano due fonti a conoscenza della questione che però preferiscono mantenere l’anonimato. In particolare Morgan Stanley Investment Management China ha iniziato a ridurre l’organico a dicembre e la mossa ha avuto un impatto su circa 15 dipendent.
Il mercato dei fondi onshore cinese ha registrato una crescita modesta del 6% degli asset lo scorso anno dopo un aumento dell’1% nel 2022, rallentando rispetto allo sconcertante balzo annuale di oltre il 27% sia nel 2020 che nel 2021. L’indebolimento del mercato cinese ha colpito l’appetito degli investitori locali, provocando massicci rimborsi da fondi azionari gestiti attivamente.
Morgan Stanley IM China, con sede a Shenzhen, ha i conti in rosso: ha registrato una perdita operativa di 48,5 milioni di yuan nel 2022 e di 23,2 milioni di yuan nella prima metà del 2023.
L’azienda statunitense ha assunto per la prima volta un chief investment officer presso Morgan Stanley IM China, Alex Zhou, per guidare l’attività di investimento. Zhou ha precedentemente lavorato presso l’AIA, dove era responsabile del settore azionario. La riduzione dell’organico e l’assunzione di Zhou fanno parte delle iniziative in corso per ricalibrare l’attività e riportarla in pari, secondo le fonti.