Bilancio contrastato per Amplifon. La società, leader nelle soluzioni uditive, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a 2.260,1 milioni di euro, in crescita del 10,2% a cambi costanti e del 6,7% a cambi correnti rispetto al 2022. Amplifon ha segnalato che la performance è stata trainata dalla crescita organica, pari all’8% e dalle acquisizioni per il 2,2%, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America.
L’EBITDA ricorrente ammonta a 541,6 milioni di euro, in aumento del 3,1%. Tuttavia la marginalitàè è scesa al 24%, per effetto dei forti investimenti principalmente nel personale specializzato di negozio. Il risultato netto su base ricorrente è stato pari a 165,8 milioni di euro, rispetto ai 183,3 milioni di euro nel 2022 per i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e per l’incremento degli oneri finanziari.
Lo stesso andamento si riscontra anche nel quarto trimestre quando il fatturato di Amplifon è salito da 579,43 milioni a 615,02 milioni di euro (+6,1%), mentre l’utile netto è sceso a 51,7 milioni.
A fine 2023 l’indebitamento netto era salito a 852,13 milioni di euro, rispetto agli 829,99 milioni di inizio anno, mentre il flusso di cassa ammonta a 160,18 milioni di euro, dopo aver sostenuto investimenti operativi per 139,86 milioni.
Il CdA ha proposto all’assemblea degli azionisti un dividendo di 29 centesimi di euro per azione, in linea con il dividendo distribuito nel 2022, con un pay-out pari al 41,9% dell’utile netto consolidato per azione.
«Il 2023 è stato per il nostro Gruppo un anno di ulteriore crescita, nel quale abbiamo raggiunto livelli record in valore assoluto sia in termini di ricavi, con un incremento di oltre il 10% a cambi costanti, sia di EBITDA, nonostante un mercato europeo più debole rispetto alle attese – ha commentato il CEO Enrico Vita. – Sono orgoglioso di come la nostra organizzazione ha affrontato e risposto ad un contesto di mercato e macroeconomico particolarmente sfidante. È stato un anno importante per i significativi investimenti nel consolidamento ed espansione della rete anche grazie alle numerose acquisizioni nei mercati chiave del Nord America, dell’Europa e della Cina – ha aggiunto – Alla luce di questi investimenti, delle azioni di miglioramento della produttività avviate nella seconda parte del 2023 e dell’attesa normalizzazione del mercato europeo, prevediamo una crescita significativa anche nel 2024, sia dal punto di vista dei ricavi che della profittabilità».