
Al via la sperimentazione in Comuni piccoli sotto i 15 mila abitanti
Con il rilascio dei passaporti diventato ormai quasi impossibile, con attese che superano in alcuni casi anche mesi, prende il via la nuova funzione del progetto Polis che consentirà anche alle Poste di rilasciare l’ormai tanto agognato documento. La sperimentazione partirà l’11 marzo.
Il progetto, per evitare le liste d’attesa, coinvolgerà per il momento quasi 7.000 piccoli comuni, quelli cioè con meno di 15mila abitanti. Non si esclude di estenderlo a una città più grande in futuro. L’esperimento è stato ideato durante la fase emergenziale del Covid , e vede per ora coinvolti 16 milioni di cittadini che potranno evitare lunghi viaggi e spostamenti per raggiungere le questure per compilare e ritirare i passaporti.
Per ottenere il passaporto basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie. Sarà inoltre necessario pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo invece bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o, nel caso di furto, la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento.
I cittadini, dunque, potranno rivolgersi direttamente all’ufficio postale con i documenti necessari per il rilascio del passaporto. A quel punto sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni ei dati biometrici del cittadino, impronte digitali e foto inviando poi la documentazione all’ufficio della Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente. Nei prossimi mesi sarà possibile fare richiesta anche della carta di identità elettronica e dei servizi dell’Agenzia delle Entrate.
FOTO: ANSA (In foto l’ad di Poste Italiane Matteo Del Fante in occasione della presentazione del progetto Polis)