Il giudice Scott McAfee ha archiviato sei capi d’accusa contro Donald Trump nel processo che si sta tenendo in Georgia contro l’ex presidente USA e altri co-imputati accusati di aver tentato di sovvertire l’esito del voto nello stato (che vedeva Biden come vincitore nel 2020), convincendo alcuni funzionari a violare i loro giuramenti. Si tratterebbe, secondo il giudice, di accuse che non sono state sufficientemente dettagliate. Restano in piedi, però, altri capi d’accusa. Trump ha recentemente ottenuto la nomination repubblicana per correre nuovamente per la Casa Bianca.
«La mancanza di dettagli su un elemento giuridico essenziale è, a parere del sottoscritto, fatale.». Queste le parole del giudice McAfee che ha aggiunto che «l’atto d’accusa contiene tutti gli elementi essenziali dei presunti crimini, ma non fornisce agli imputati informazioni sufficienti per preparare in maniera adeguata le loro difese, poiché gli imputati avrebbero potuto violare le Costituzioni e quindi lo statuto in decine, se non centinaia, di modi distinti».
Steve Sadow, a capo della squadra di avvocati di Trump nel caso, ha dichiarato: «La Corte ha preso la decisione legale corretta di accogliere le obiezioni e annullare importanti capi di imputazione presentati dal [procuratore distrettuale della contea di Fulton] Fani Willis. L’intero procedimento giudiziario contro il presidente Trump è politico, costituisce un’ingerenza elettorale e dovrebbe essere archiviato».