Secondo quanto dichiarato dai suoi avvocati Donald Trump non può garantire il pagamento della cauzione da 454 milioni di dollari che il tribunale di New York gli ha inflitto. Gli avvocati della difesa hanno affermato di essersi rivolti a circa 30 società di fideiussione attraverso quattro intermediari diversi e di aver trascorso “innumerevoli ore a negoziare con una delle più grandi compagnie di assicurazione del mondo” senza aver ottenuto nessun risultato. Per questo motivo sarebbe stata chiesta da parte dei legali, la sospensione della sentenza. d’appello dello stato di sospendere la scadenza della sentenza.
A febbraio, il giudice della Corte Suprema di Manhattan Arthur Engoron aveva condannato Trump ed alcuni coimputati a pagare un totale di 464 milioni di dollari (454 solo a carico di Trump) tra danni e interessi per aver violato le norme antifrode di New York. Nello specifico il procuratore generale Letitia James aveva accusato Trump, i suoi due figli, la sua azienda e i suoi massimi dirigenti di aver gonfiato per diversi anni il valore patrimoniale dell’organizzazione per ottenere migliori condizioni di finanziamento ed altri vantaggi fiscali.
Intanto gli interessi della sanzione continuano ad accumularsi ad un tasso di quasi 112.000 dollari al giorno. In precedenza gli imputati si erano offerti di iniziare a pagare una parte della sanzione per bloccare l’iter degli interessi ma il giudice della corte d’appello Anil Singh aveva respinto la proposta revocando il divieto di 3 anni imposto a Trump di sottoscrivere debiti con le banche statunitensi.