Dopo la vittoria scontata di Putin non sono partiti messaggi di congratulazioni dal Quirinale mentre dagli USA il Consigliere per la sicurezza americana Jake Sullivan in un briefing con la stampa ha dichiarato «Le elezioni in Russia non sono state né libere né giuste ma la realtà è che Putin è il presidente e dobbiamo fare i conti con questa realtà»
In Italia, invece, è scoppiato il caso sulle dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini «Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde», parole in contrasto non solo con le opposizioni ma anche con Antonio Tajani secondo cui il voto in Russia è stato caratterizzato “da pressioni forti e anche violente”.
Intanto la Premier Giorgia Meloni, durante una trasmissione ha dichiarato «quello che noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo con la velocità con cui lo abbiamo fatto, e la chiarezza che abbiamo dimostrato in politica estera, tutto questo racconta di una maggioranza coesa». «Non conta quanto il campo sia largo, ma quanto sia coeso e compatibile, quanto abbia risposte chiare da dare ai cittadini e da rappresentare all’estero. L’Italia con la maggioranza di centrodestra chiaramente questo lo sta facendo».
Dalla Lega la dichiarazione ufficiale tenta di correggere il tiro e recita «In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra ed il ritorno alla pace».