Sostegno reciproco tra Italia, Germania e Svizzera in caso di emergenza sul fronte delle forniture gas.
E’ questo l’obiettivo di fondo della duplice intesa sottoscritta oggi dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Berlin Energy Transition Dialogue a Berlino, con al centro il confronto tra gli Stati sulle mosse da mettere in campo per accelerare il raggiungimento degli obiettivi climatici concordati a livello internazionale.
Il ministro Pichetto ha siglato un accordo bilaterale con il vice cancelliere e ministro dell’Economia e della Protezione climatica della Repubblica Federale di Germania, Robert Habeck, che disciplina gli aspetti tecnici, legali e finanziari dell’attivazione del meccanismo di solidarietà per la fornitura di gas naturale tra Stati membri, previsto dall’articolo 13 del Regolamento Ue 2017/1938 e dalle Raccomandazioni Ue 2018/177 della Commissione del 2 febbraio 2018.
In base all’ accordo l’Italia, attraverso il Mase, e la Germania, con il ministero Federale per gli affari economici e il clima, si impegnano ad attivare, in caso di emergenza, tutte le misure necessarie, di mercato e non, al fine di provvedere all’approvvigionamento di gas naturale dei clienti protetti della parte richiedente, nel rispetto delle norme di sicurezza tecnica del sistema gas di ciascuna parte.
L’accordo è stato elaborato negli ultimi due anni riflettendo i dettami europei e le specificità tecniche del proprio sistema gas e dell’interconnessione con la Germania.
In aggiunta all’intesa tra i due Paesi, è stato poi sottoscritto un addendum trilaterale tra Italia, Germania e Svizzera. Quest’ultima, infatti, in concomitanza con la fine dei negoziati per l’accordo con la Germania, ha chiesto di firmare un accordo di solidarietà trilaterale, anche a valle della sottoscrizione della dichiarazione congiunta siglata lo scorso luglio e volta ad aumentare il livello di sicurezza di entrambi i Paesi in situazioni di grave crisi. La Svizzera, vale la pena di ricordarlo è attraversata dal metanodotto che collega Italia e Germania.
«Siamo molto soddisfatti di firmare questo accordo che è uno degli obiettivi concreti indicati dal piano di azione italo-tedesco sottoscritto ad ottobre dai nostri due capi di governo. Al tempo stesso è un tassello del quadro europeo di sicurezza energetica e di risposta alla crisi derivata dall’aggressione russa all’Ucraina – ha commentato il ministro Pichetto Fratin –
Questo accordo prevede misure di extrema ratio, con meccanismi di compensazione e di rispetto dei limiti dei sistemi di trasporto del gas, da attuare una volta esaurite le misure disponibili a livello nazionale, nel caso uno dei Paesi sia colpito da una grave crisi».