Si chiama The connecting platform ed è il nuovo piano strategico di Poste Italiane centrato su un nuovo modello di servizio della rete e sulla trasformazione della logistica. Per la prima volta l’orizzonte temporale è di 5 anni. Guarda al 2028 puntando a fine piano ad una crescita dell’utile netto a 2,3 miliardi, dei ricavi a 13,5 miliardi, dell’Ebit a 3,2 miliardi anche grazie ad un’attenta razionalizzazione dei costi.
Sul fronte dei dividendi prevede un payout ratio pari ad almeno il 65% con l’obiettivo di distribuire non meno di 1 euro per azione nel 2026 e dividendi cumulati per almeno 6,5 miliardi nei 5 anni. 53 sono invece i nuovi obiettivi Esg.
Poste annuncia che, entro il 2026, circa 7.000 uffici postali nei piccoli Comuni “saranno trasformati in hub di servizi digitali, per un accesso rapido e facile ai servizi della Pubblica Amministrazione. Inoltre, verranno messi a disposizione dei cittadini 250 spazi di co-working”, dove poter lavorare.
Si prevede inoltre che entro il 2028 i suoi dipendenti a tempo pieno si ridurranno a 113 mila da 119,3 mila nel 2023. Sono in cantiere 19 mila assunzioni, più che compensate da 25 mila uscite, “determinate dal naturale trend demografico della forza lavoro”, come si legge in una nota. Il personale costerà 6 miliardi.
«Il percorso di trasformazione di Poste Italiane è iniziato nel 2017 con il primo piano strategico e una semplice ambizione: massimizzare il valore per i nostri clienti e diventare la rete di distribuzione più efficace e affidabile d’Italia – ha commentato l’AD Matteo Del Fante. – Siamo, tuttavia, andati oltre e ci siamo affermati come la più grande piattaforma phygital in Italia, basandoci sull’integrazione di molteplici punti di contatto e creando un ecosistema omnicanale, nel quale tutte le componenti della piattaforma si completano vicendevolmente. Abbiamo investito sul digitale, sui dati e sui nostri business, mettendo al centro la nostra ampia base clienti. Con questo nuovo piano strategico stiamo rimodellando il nostro business, per cogliere una crescita sostanziale: con il Nuovo Modello di Servizio Commerciale progettato per ottimizzare il valore della nostra piattaforma, e con la trasformazione logistica, che fa evolvere il nostro modello in una rete all’avanguardia, preservando la sostenibilità finanziaria del business della corrispondenza e dei pacchi – ha spiegato – Nei Servizi Finanziari, svilupperemo ulteriormente la segmentazione della nostra clientela affidandola a consulenti finanziari specializzati; riusciremo così a coprire al meglio tutte le esigenze, adattando la nostra rete ai clienti invece di chiedere a loro di adattarsi a noi. Nei Servizi Assicurativi, il nostro focus è mantenere una crescita costante nel settore Investimenti e sfruttare la crescente domanda e la bassa penetrazione della Protezione nel mercato italiano. I Servizi Postepay hanno raggiunto l’obiettivo di creare un ecosistema di pagamenti open, centrato sui pagamenti digitali a cui si sono aggiunti servizi per la casa e la famiglia, come fibra ed energia, sfruttando la piattaforma omnicanale di Poste Italiane».