I prezzi dell’oro hanno raggiunto un nuovo massimo storico toccando i 2.200 dollari l’oncia, per poi ritracciare. Un rally che alimenta l’ottimismo per altri record, soprattutto alla luce delle aspettative che gli Stati Uniti possano tagliare i tassi di interesse già nel 2024, seguiti, probabilmente anticipati, dalla BCE.
Come è noto, nel momento in cui un investimento a reddito fisso perde fascino a causa dei tagli sui tassi di interesse ecco che entra in scena l’oro. Viceversa tassi più alti tendono a ridurre l’attrattiva verso il metallo giallo che non paga alcun interesse.
La forte domanda di oro è alimentata sia dal suo appeal come bene rifugio in un contesto di incertezze geopolitiche sia dagli investitori che cercano di diversificare gli investimenti in un ambiente di performance poco brillanti da parte di altri asset class.