In Thailandia la produzione automobilitica è scesa del 19,28% a 133.690 unità a febbraio dopo il -12,46% registrato a gennaio. E’ quanto ha riferito oggi la Federation of Thai Industries, secondo cui la diminuzione è dovuta in gran parte dal calo della produzione di pick-up e di veicoli elettrici importati.
Le esportazioni di automobili sono aumentate sempre a febbraio leggermente dello 0,22% su base annua, mentre le vendite di automobili nel Paese sono state pari a 52.843 unità
La Thailandia è il più grande centro di produzione automobilistica del Sud-Est asiatico e una base di esportazione per alcune delle principali case automobilistiche del mondo, tra cui Toyota.
La FTI ha previsto una produzione automobilistica di 1,9 milioni di veicoli quest’anno dopo 1,84 milioni prodotti nel 2023, un calo del 2,2% su base annua.
Nel 2020 la seconda economia più grande del sud-est asiatico è entrata in una grave recessione a causa della pandemia. In quell’anno il PIL è sceso del 6,1%: la più grande contrazione della Thailandia dalla crisi finanziaria asiatica. Nel 2023 le prospettive del PIL della Thailandia dovrebbero crescere tra il 2,7 e il 3,6%, in aumento rispetto al 2,6% del 2022. La crescita economica sarà stimolata da un’industria turistica in ripresa e dal miglioramento dei consumi privati. Per la Thailandia il turismo è un settore molto importante. Esso contribuisce a circa il 20% del PIL con un record di 39 milioni di turisti internazionali che hanno visitato il Paese nel 2019, prima dell’inizio di COVID-19. Questi flussi hanno portato all’economia 64 miliardi di dollari.