Aumenta l’inflazione in Australia. Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, ha registrato un +3,4% su base annua a febbraio, rimanendo però ai livelli più bassi degli ultimi due anni secondo i dati pubblicati oggi.
I prezzi dei viaggi e degli alloggi per le vacanze sono diminuiti dell’1,3% su base annua a febbraio, spinti dal calo dei viaggi e degli alloggi nazionali.
«Sebbene le esibizioni di Taylor Swift abbiano visto aumentare i prezzi degli hotel a Sydney e Melbourne, altrove, i prezzi degli alloggi e dei biglietti aerei sono diminuiti a febbraio a causa della fine del picco di viaggi durante il periodo delle vacanze scolastiche di gennaio», ha affermato Michelle Marquardt, responsabile delle statistiche dei prezzi presso l’Ufficio di statistica australiano.
Si tratta del primo dato sull’inflazione dopo che la Reserve Bank of Australia ha dichiarato di non poter “escludere o escludere ulteriori aumenti dei tassi di interesse”, lasciando però a marzo i tassi fermi per la terza volta.
Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, dal 1992 e fino allo scoppio della pandemia da COVID-19, l’Australia ha registrato tassi di crescita economica positivi e al di sopra della media delle economie OCSE, con incrementi del 2-3% l’anno.