Moderna ha annunciato che le sperimentazioni su tre diversi vaccini stanno dando riscontri positivi e che si sta avviando verso la conclusione degli studi. Si tratta in particolare di un vaccino contro il norovirus che colpisce lo stomaco con vomito e diarrea, altamente contagioso, che secondo l’azienda provoca circa 200.000 morti all’anno e ingenti costi sanitari; un vaccino contro il virus Epstein-Barr, un comune virus dell’herpes che può causare infezioni contagiose ed è associato ad alcuni tumori; e un vaccino progettato per colpire l’herpes zoster e la varicella, eruzioni cutanee pruriginose e simili a vesciche. Gli anziani hanno un’immunità in declino contro quel virus, rendendoli più vulnerabili a tali condizioni. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, negli Stati Uniti circa un adulto su tre svilupperà l’herpes zoster ad un certo punto della propria vita.
Tra gli altri vaccini in fase avanzata di sviluppo c’è un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, che dovrebbe ottenere l’approvazione normativa negli Stati Uniti a maggio.
Sempre oggi Moderna ha dichiarato di aver recentemente stipulato un accordo di finanziamento per lo sviluppo e la commercializzazione con Blackstone Life Sciences, un segmento di private equity di The Blackstone Group. Blackstone finanzierà fino a 750 milioni di dollari per far avanzare il programma di vaccinazione antinfluenzale di Moderna.
Moderna sta cercando di diversificare la sua offerta ed avere più prodotti sul mercato, perché la domanda di vaccini Covid è in calo in tutto il mondo. «Con cinque vaccini nella Fase 3 e altri tre che si avviano verso la Fase 3, abbiamo costruito un portafoglio molto ampio e diversificato che risponde a importanti esigenze mediche non soddisfatte – ha dichiarato il ceo Stéphane Bancel. – Siamo concentrati sull’esecuzione per dare ulteriore slancio alla nostra pipeline e al nostro business e per fornire assistenza ai pazienti colpiti da queste malattie infettive».