Secondo quanto dichiarato dal Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen,«Stiamo tenendo d’occhio le pressioni all’estero che pongono rischi non solo per l’America ma anche per l’economia globale. Il presidente Biden è impegnato a fare tutto il possibile per proteggere le nostre industrie dalla concorrenza sleale». Il riferimento nasce proprio dall’occasione in cui la Yellen ha potuto fare le dichiarazioni visto che ha presenziato alla riapertura di un’azienda per la produzione di celle solari che aveva chiuso nel 2017 a causa delle «importazioni a basso costo che hanno inondato il mercato» riaprendo poi in seguito alle misure messe in campo dall’Inflation Reduction Act (IRA) voluto dall’amministrazione Biden.
«In particolare – ha aggiunto Yellen – sono preoccupata per le ricadute globali derivanti dall’eccesso di capacità che stiamo vedendo in Cina. In passato, in settori come l’acciaio e l’alluminio, il sostegno del governo cinese ha portato a sostanziali investimenti eccessivi e a un eccesso di capacità che le aziende cinesi cercavano di esportare all’estero a prezzi bassi. Ciò ha mantenuto la produzione e l’occupazione in Cina, ma ha costretto l’industria nel resto del mondo a contrarsi. Ora assistiamo allo sviluppo di capacità in eccesso in “nuovi” settori come quello solare, dei veicoli elettrici e delle batterie agli ioni di litio».
L’ex numero uno della Fed ha, inoltre, sottolineato che «l’eccesso di capacità produttiva della Cina distorce i prezzi globali e i modelli di produzione e danneggia le imprese e i lavoratori americani, così come le imprese e i lavoratori di tutto il mondo. Le sfide per le singole imprese possono portare a catene di approvvigionamento concentrate, con un impatto negativo sulla resilienza economica globale. Queste sono preoccupazioni che sento sempre più spesso provenienti dalle controparti governative dei paesi industrializzati e dei mercati emergenti, così come dalla comunità imprenditoriale a livello globale».