Domenica torna l’ora legale e alle due di notte bisognerà spostare in avanti di un’ora le lancette. Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale, perché termierà il 27 ottobre, l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, ovvero una riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. I circa 370 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie.
Il beneficio economico stimato da Terna è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il cliente domestico tipo in tutela è pari a circa 24,3 centesimi di euro al lordo delle imposte, secondo gli ultimi dati di Arera.
Dal 2004 al 2023 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.