Calo delle immatricolazioni a marzo in Italia. Secondo i dati del ministero dei Trasporti si sono registrate 162.083 vetture nuove, il 3,7% in meno dello stesso mese del 2023 con un totale di 451.261 auto vendute, pari ad un incremento del 5,7% sul primo trimestre dell’anno scorso.
Guardando le singole ditte produttrici vedono il gruppo Stellantis (dati Dataforce) con una quota di mercato in calo dal 35,1% al 32,1% mentre ha venduto 52.125 auto, l’11,9% in meno dello stesso mese del 2023. Nel primo trimestre 2024 le immatricolazioni sono state pari a 150.280 unità (+ 4,2%) con una quota di mercato in leggero calo al 33,3% a fronte del 33,7%.
Per quanto riguarda le registrazioni di auto elettriche si parla di un calo del -35,2% rispetto a marzo 2023 con la quota di mercato BEV che vede un calo del 3,3% dal 4,8% registrato a marzo 2023. Primo trimestre negativo anche per le auto full electric: immatricolazioni al 19,2% a 13.226 unità e una market share al 2,9% invece del 3,8% di quota del primo trimestre 2023.
«I numeri iniziano a riflettere chiaramente l’allarme sul pericoloso interregno tra il vecchio e il nuovo e più vantaggioso sistema incentivante, che induce naturalmente automobilisti e imprese a rinviare l’acquisto fino all’entrata in vigore delle nuove agevolazioni, annunciate ma non ancora operative». Le dichiarazioni sono del segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, che ricorda la «massima urgenza di attivare il nuovo Ecobonus per scongiurare una paralisi del mercato auto, in un periodo dell’anno peraltro caratterizzato da volumi di vendite particolarmente significativi».
«Le agevolazioni sulle auto elettriche hanno una valenza particolare, perché investire su una tecnologia in ascesa ha riflessi positivi su tutto l’ecosistema che le ruota intorno, dalla filiera industriale ai servizi. Un valore aggiunto decisivo per l’economia del nostro Paese».
«Accanto agli incentivi ai privati, per i quali come detto è essenziale accelerare sulla messa a terra delle risorse, un’altra leva molto importante su cui poter intervenire è quella delle flotte aziendali», conclude Naso, ricordando che «la maggiore deducibilità per l’elettrico sta già dando ottimi risultati nei maggiori mercati europei, consentendo di abbattere le emissioni di auto con percorrenze elevate e di alimentare un mercato dell’usato elettrico estremamente utile per consentire a tantissimi cittadini di avvicinarsi a questa tecnologia».