A marzo le buste paga del settore privato sono aumentate di 184.000 unità dopo il guadagno di febbraio rivisto al rialzo di 155.000, che era anche la stima del Dow Jones per marzo. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP) che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 12 aprile 2024.
I guadagni occupazionali sono stati piuttosto ampi, guidati dal tempo libero e dall’ospitalità con 63.000. Altri settori che hanno mostrato incrementi significativi sono stati l’edilizia (33.000), il commercio, i trasporti e i servizi pubblici (29.000) e i servizi di istruzione e sanità (17.000). I servizi professionali e aziendali hanno registrato una perdita di 8.000.
La maggior parte della crescita è arrivata da aziende che impiegano più di 50 lavoratori, con le piccole imprese che ne aggiungono solo 16.000 al totale. Da un punto di vista regionale, il Sud ha registrato i maggiori guadagni, aggiungendo 91.000 lavoratori.
Oltre alla forte ripresa dell’occupazione ADP ha riferito che i salari per i lavoratori che sono rimasti al lavoro sono aumentati del 5,1% rispetto a un anno fa, lo stesso tasso di febbraio dopo aver mostrato un costante allentamento risalendo ben nel 2023. «Marzo è stato sorprendente non solo per gli aumenti salariali, ma anche per i settori che li hanno registrati. L’inflazione si sta raffreddando, ma i nostri dati mostrano che le retribuzioni stanno aumentando sia nel settore dei beni che in quello dei servizi».