«E’ probabile che sulla base dei dati ci sia un certo numero di Paesi in procedura di deficit eccessivo. Non certo solo l’Italia». Questa la dichiarazione del commissario europeo Paolo Gentiloni, come commento alle parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in audizione alla Camera. «Noi decidiamo – spiega Gentiloni – quello che a Bruxelles chiamiamo il ‘pacchetto di primavera’, che essendoci le elezioni il 9 giugno arriverà forse l’ultimo giorno di primavera, attorno al 18 giugno».
Lo stesso Gentiloni la definisce «una fase complicata di transizione dalle regole esistenti alle nuove regole e, quindi, cosa succede con la procedura di infrazione deve essere combinato con i programmi per 4 e 7 anni che i diversi Paesi presenteranno quest’estate». Dopo, tra la discussione e le raccomandazioni della Commissione Ue si avrà «la risposta a quali misure la Commissione si aspetta per affrontare la situazione di deficit eccessivo» ricordando, inoltre, che «dal primo gennaio sono tornate in vigore le regole precedenti e abbiamo, probabilmente in arrivo dal mese di maggio, le nuove regole» «che danno più spazio all’autonomia dei vari Paesi».
Sempre Gentiloni ricorda che «Le stime della Commissione parlano per l’Italia di una crescita dello 0,6-0,7% per quest’anno. Le confermeremo o le correggeremo ma penso che, in linea di massima, le confermeremo attorno a metà giugno, quando presenteremo le previsioni ulteriori».
«Abbiamo avuto 11 Paesi in recessione in Ue su 27 e alcuni sono Paesi grandi, economie importanti» «è vero che ci sono Paesi, come la Penisola iberica, che hanno tassi di crescita maggiori di questo, però la media europea è molto simile al dato italiano sia per il 2024 che per il 2025».