Tempi duri per chi produce cioccolato, deve ammetterlo anche Barry Callebau che riporta oggi un utile operativo semestrale inferiore alle attese, attribuendo le cause alle spese di trasformazione.
Gli utili della società con sede a Zurigo in Svizzera, al lordo di interessi e tasse sono scesi del 40% nelle valute locali a 178 milioni di franchi svizzeri pari a circa 197 milioni di dollari su base riportata nei sei mesi terminati alla fine di febbraio. Gli analisti si aspettavano un EBIT di 266 milioni di franchi, secondo il consenso fornito dall’azienda.
E’ il prezzo del cacao ormai alle stesse, considerando che viene scambiato a un prezzo più alto del rame, che insieme al contesto inflazionistico hanno fatto aumentare le entrate dell’11% in franchi svizzeri per la società che fornisce il cioccolato per i gelati Magnum di prossima realizzazione, prodotti da Unilever, Nestlè e KitKat.
Il cambiamento climatico, anni di pianificazione insufficiente e le malattie degli alberi hanno scatenato una tempesta perfetta per gli agricoltori dell’Africa occidentale, una regione che rappresenta circa il 70% delle forniture globali di cacao, portando i prezzi ai massimi storici.
La Barry Callebaut ha affermato che i volumi di vendita semestrali sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente, in linea con le previsioni annuali per volumi stabili.