Dopo l’esplosione avvenuta alla diga di Suviana, in provincia di Bologna, la Cgil e la Uil hanno deciso di raddoppiare lo sciopero previsto domani in tutta l’Emilia-Romagna, sciopero che da 4 passerà ad 8 ore in tutti i settori, sia pubblici che privati.
Il gravissimo incidente ha provocato tre morti, quattro dispersi e cinque feriti.Nel frattempo la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.
Sempre domani si terrà alle 16 un presidio di protesta a Forlì per attirare l’attenzione delle autorità sulla sempre più urgente necessità di salvaguardare òa salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Scrivono Maria Giorgini, segretaria generale Cgil Forlì-Cesena, Enrico Imolesi, segretario generale Uil Forlì e Paolo Manzelli, segretario generale Uil Cesena «Esprimiamo cordoglio per le vittime di questa strage e vicinanza alle loro famiglie, come per tutte le vite spezzate nei luoghi di lavoro, ma questo non basta: dobbiamo mobilitarci per fermare questa strage: in media in Italia ogni giorno tre persone muoiono sul lavoro. Dopo l’ennesima strage sul lavoro, il Governo deve ascoltare le richieste che da tempo avanziamo e definire soluzioni reali».
«Ad oggi invece che risposte abbiamo visto solo promesse vuote e provvedimenti che vanno nella direzione opposta, come l’aumento della precarietà, la deregolamentazione degli appalti, il dilagare dei subappalti a cascata e meno risorse per i controlli, la formazione e la programmazione anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro»