Non arrivano buone notizie sul fronte economico cinese. L’agenzia di rating Fitch ha rivisto al ribasso le sue prospettive sulla Cina da “stabile” a “negativo”, citando “rischi crescenti per le prospettive delle finanze pubbliche cinesi”.
L’agenzia ha affermato nel suo rapporto che il paese si trova ad affrontare prospettive economiche più incerte a causa soprattutto della crisi del settore immobiliare che non accenna a placarsi.
Inoltre, ha osservato che gli ampi deficit fiscali e l’aumento del debito pubblico negli ultimi anni hanno eroso le riserve di bilancio e che il debito potrebbe ancora aumentare poiché la politica fiscale svolgerà sempre più un ruolo importante nel sostenere la crescita nei prossimi anni.
L’agenzia stima che il disavanzo pubblico salirà al 7,1% del Pil nel 2024 (dal 5,8% del 2023), al livello più alto dall’8,6% del 2020, alimentato dalle rigide misure anti-Covid di Pechino. Secondo Fitch la crescita del Pil della Cina rallenterà inoltre il passo al 4,5% nel corso del 2024, rispetto al +5,2% del 2023.
«Il taglio dell’outlook sul rating sovrano da parte di Fitch è una decisione deplorevole che non riconosce l’impatto positivo delle politiche fiscali sulla crescita economica – ha affermato in una nota il ministero delle Finanze cinese. – La decisione non ha tenuto conto in modo efficace dell’effetto positivo della politica fiscale cinese, mentre la capacità del governo e la sua determinazione a mantenere un buon credito sovrano non cambiano».
Tuttavia Fitch ha confermato il rating A+ sulla Cina, citando fattori di supporto tra cui la sua economia ampia e diversificata, le solide prospettive di crescita del PIL rispetto ai concorrenti e un ruolo fondamentale nel commercio globale di beni.
Solo per fare un po’ di chiarezza ricordiamo che il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating appunto, sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti. Viene dunque valutata la solvibilità di un soggetto, cioè la capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti e di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori. Tale giudizio è sottoposto a revisione periodica. Il rating è assegnato contrassegnando la valutazione secondo diverse scale di valori che variano in base all’agenzia che si occupa di emettere il rating stesso. La tripla “AAA” è il giudizio che indica il massimo grado di solvibilità di una società.