Dopo il dato sui prezzi alla produzione USA le borse statunitensi cercano di riprendersi dal crollo di ieri visto dopo il dato sull’inflazione di marzo. All’avvio dei lavori l’S&P 500 registra un +0,1% mentre il Dow si aggira sulla parità e il Nasdaq sale dello 0,4%.
Nello stesso momento, in Europa, reduce dalle ultime decisioni della BCE che ha confermato i tassi al 4%, gli indici vedono il Ftse Mib perdere lo 0,45%, il Cac 40 di Parigi a +0,3%, il Ftse 100 a -0,16 ei Dax a -0,26%.
Secondo gli analisti il taglio dei tassi di giugno da parte della Federal Reserve sembra meno probabile dopo i dati più alti del previsto sull’indice dei prezzi al consumo visto ieri ma oggi la lettura dell’indice dei prezzi alla produzione per marzo è stata inferiore alle stime, fornendo un po’ di sollievo. Una considerazione fatta anche dal capo economista di Goldman Sachs Jan Hatzius che ha adeguato la previsione della banca d’affari a due tagli invece degli iniziali tre previsti per il 2024, con la prima riduzione che potrebbe avvenire nel mese di luglio.
Intanto il presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, ha dichiarato oggi che si aspetta ancora che l’inflazione continui a diminuire quest’anno anche se il processo prevede degli ostacoli.
Ora lo sguardo della comunità finanziaria si rivolge verso l’inizio delle trimestrali che vedrà tra i protagonisti nomi come JPMorgan, Wells Fargo.