La prossima politica della BCE sarà subordinata ai dati in arrivo tra aprile e giugno e non alla politica della Fed. Questa, in estrema sintesi, la posizione del numero uno della Banca centrale europea.
Una posizione che, però, non è riuscita a far cambiare il trend delle borse europee che chiudono deboli anche questa seduta. Alla fine delle contrattazioni, infatti, il Ftse Mib sfiora il -1% fermandosi a -0,95%, il Ftse 100 a -0,5%, il Cac 40 a -0,3% e il Dax a -0,8%. Nello stesso momento a Wall Street la situazione non è molto differente dall’apertura: l’S&P è in vantaggio dello 0,13%, il Dow perde lo 0,3% e il Nasdaq guadagna lo 0,65%,
Tornando in Europa, sul mercato valutario l’euro/dollaro è in lieve calo a quota 1,072 mentre l’oro sale dello 0,5% e il petrolio (Light Sweet Crude Oil) avverte una perdita a -1,43% che porta le quotazioni a 84,98 dollari per barile. Parallelamente aumenta di 6 punti lo spread a 141 mentre il con il rendimento del BTP decennale è pari al 3,86%.
Giornata positiva per ERG, A2A, DiaSorin, e Italgas. Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Iveco, Ferragamo, BPER, Juventus, Maire Tecnimont, Banco BPM, Banca MPS.