Forse in arrivo la parola fine nella querelle tra Alfa Romeo e le autorità italiane dopo la polemica scatenata dal ministro Adolfo Urso che nei giorni scorsi aveva sostenuto la tesi secondo la quale il nome Milano, per un’autovettura prodotta in Polonia, avrebbe violato a legge sull’Italian Sounding. Alfa Romeo, infatti ha pubblicato una nota in cui sottolineava che «Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione. Il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910. Non è la prima volta che Alfa Romeo chiede il parere del pubblico per scegliere il nome di una vettura. Successe già nel 1966 con la Spider 1600: in quel caso il nome scelto dal pubblico era stato Duetto».
Infine, quasi con una stoccata ironica Alfa Romeo chiude ringraziando «il pubblico per l’enorme numero di feedback ricevuti, la rete dei concessionari italiani per il supporto, i giornalisti per la enorme attenzione mediatica riservata alla nuova vettura, e il governo per la pubblicità gratuita indotta da questo dibattito. Anzi, è stato bello ripercorrere la lista dei nomi selezionati come preferiti tra quelli suggeriti dal pubblico: tra questi Junior».