La startup di intelligenza artificiale OpenAI si espande in Giappone aprendo il suo primo ufficio asiatico a Tokyo. «Questo è solo il primo passo di quella che spero sarà una partnership a lungo termine con il popolo giapponese, i leader governativi, le imprese e gli istituti di ricerca», ha affermato il ceo Sam Altman in un video messaggio. I clienti di OpenAI in Giappone includono la casa automobilistica Toyota Motor, il produttore Daikin Industries ed il governo locale.
L’anno scorso Altman disse che stava prendendo in considerazione una sede in Giappone dopo aver incontrato il primo ministro Fumio Kishida. La startup ha aperto uffici anche a Londra e Dublino.
Il Giappone spera di trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale per competere con una Cina sempre più assertiva, accelerare il passaggio ai servizi digitali e alleviare la crescente carenza di manodopera. Anche se il paese è visto come un paese in ritardo nella tecnologia, le aziende locali, tra cui le società di telecomunicazioni SoftBank e NTT stanno investendo in grandi modelli linguistici. Microsoft ha dichiarato la scorsa settimana che investirà 2,9 miliardi di dollari in due anni in infrastrutture cloud e AI in Giappone.