Nel 2023 l’utile di Mfe-Mediaset sale a 217 milioni, in crescita di ben il 17% dai 184,7 milioni registrati nel 2022, escluso il contributo di Prosiebensat1. I ricavi netti consolidati sono stati pari a 2.810 milioni, in crescita dello 0,3% rispetto ai 2.801 del 2022, anche grazie a un incremento della raccolta pubblicitaria lorda dello 0,9%. La posizione finanziaria netta consolidata a fine 2023 è negativa per 738 milioni contro i 732 del 31 dicembre 2022. Nel primo trimestre del 2024 i ricavi pubblicitari in Italia e Spagna sono in aumento del 6%. Per il 2023 Mfe distribuirà un dividendo di 0,25 euro per azione contro i 0,05 dell’anno precedente.
«La nostra holding ha chiuso un anno davvero da incorniciare. Abbiamo fatto tutto ciò che un’azienda quotata in Borsa può e deve fare. Abbiamo investito sullo sviluppo consolidando la nostra televisione spagnola, crescendo nella partecipazione in Germania e abbiamo remunerato tutti gli azionisti, in più senza aumentare in modo significativo il nostro debito – commenta l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. – Noi abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere. Nel 2023 c’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi. E vorremmo fare la stessa cosa nel 2024 e nel 2025, assumendo soprattutto giovani e donne. Per la raccolta pubblicitaria nel primo trimestre 2024, superiore alla crescita del 5% precedentemente comunicata, abbiamo trovato un mercato davvero tonico. I nostri ricavi pubblicitari in Italia e Spagna hanno registrato una crescita nel primo trimestre del 6%. Questo è bello per Mediaset, ma è un buon segnale per tutta l’imprenditoria, perché spesso la pubblicità è cartina di tornasole di ciò che avverrà a livello economico».