È ancora troppo presto per dichiarare che l’inflazione nell’area euro sia stata sconfitta, bisogna rimane cauti. E’ in sintesi il pensiero del membro del Consiglio direttivo della Bce, Martins Kazaks, che però conferma che un primo taglio dei tassi di interesse potrebbe avvenire a giugno se i dati macro-economici lo consentiranno e se non ci saranno altri shock.
«Il rischio di una crescita dei prezzi più persistente del previsto, un fenomeno che negli Stati Uniti si sta verificando, è parte del gioco – ha detto il capo della banca centrale lettone. – Questo è il motivo per cui non dico che abbiamo superato l’ostacolo. Bisogna rimanere cauti, perché sarebbe molto complicato iniziare ad aumentare i tassi nel mezzo del ciclo. Sì, l’economia non è forte, ma sembra che la fiducia stia migliorando. Non siamo in modalità crisi».
Ormai il taglio di giugno sembra assodato. Lo stanno dicendo molti banchieri, perfino la presidente della Bce Lagarde ha parlato di questo mese come il possibile momento in cui verrà finalmente allentata la politica monetaria. Gli investitori attualmente prevedono fra tre e quattro tagli da parte della BCE quest’anno, una valutazione che Kazaks ha giudicato in linea con le prospettive economiche della banca centrale stessa.
Le sue parole arrivano dopo che nell’ultima riunione della banca centrale europea sono stati confermati i tassi al 4,50% per la quinta volta consecutiva.