Quello che è in atto sembra essere a tutti gli effetti un processo disinflazionistico. Ad affermarlo è il numero uno della BCE Christine Lagarde che aggiunge, proprio a proposito di questo trend « Se si muove in linea con le nostre attese ci avviamo a un momento in cui possiamo moderare» la politica monetaria in tempi “relativamente brevi”. Fatti salvi possibili shock.
Si tratta di una conferma di quanto già dichiarato poco meno di un mese fa da una Lagarde da tempo ottimista sulla ripresa dell’economia europea.
«I rischi maggiori derivano dalla geopolitica, sia dal deterioramento della situazione in Ucraina che dalla possibile escalation del conflitto in Medio Oriente, con tutte le sue ramificazioni» ha aggiunto. Un’eventualità che, soprattutto alla luce delle tante incertezze internazionali, non dev’essere sottovalutata. Nessun commento, invece sulla possibilità di tre tagli dei tassi nel 2024. Non solo, alla domanda se un taglio dei tassi a giugno potrebbe essere seguito da successive riduzioni, Lagarde ha risposto «Sono stata estremamente chiara su questo e ho detto deliberatamente che non ci stiamo impegnando preventivamente su alcun percorso prefissato».
Lagarde ha affermato anche che la BCE monitorerà i prezzi del petrolio “molto da vicino” in virtù delle tensioni in Medio Oriente. Un monitoraggio dettato anche dal fatto che, nonostante l’attacco aereo senza precedenti dell’Iran contro Israele nel fine settimana, il barile ha avuto una reazione “relativamente moderata”.
Le parole della Lagarde arrivano qualche giorno dopo l’ultima riunione della banca centrale europea in cui sono stati confermati per la quinta volta consecutiva, i tassi di interesse già in vigore e che, attualmente, si trovano ad un livello record.