Il gruppo francese del lusso Kering nel primo semestre teme un calo del 40-45% sul versante dell’utile operativo. Un timore fomentato dai numeri del primo trimestre che vedono vendite in calo soprattutto sui prodotti del marchio di punta Gucci che rappresenta la metà delle vendite del gruppo e due terzi dei profitti.
Le vendite di Gucci nel primo trimestre sono diminuite del 18%, significativamente peggio del calo del 4% del trimestre precedente, ha riferito la società. In generale per Kering le vendite per i tre mesi terminati a marzo sono diminuite del 10% su base comparabile con un saldo pari a 4,5 miliardi di euro (4,8 miliardi di dollari). Un primo alert era stato reso noto già il 19 marzo scorso ma allargando la visuale rappresenta anche un semaforo rosso per tutto il settore del lusso circa le prospettive di ripresa della Cina che deve combattere una forte crisi immobiliare e un’elevata disoccupazione giovanile.
«Il mercato cinese in questo momento è abbastanza polarizzato tra l’appetito dei clienti per prodotti di fascia alta o più convenienti. Gucci, più posizionato nel mezzo, non trae quindi vantaggio da questa polarizzazione”, ha detto ai giornalisti il direttore finanziario Armelle Poulou. Ha aggiunto però che la situazione potrebbe cambiare rapidamente.