Il responsabile della ricerca di Google, Prabhakar Raghavan, ha detto ai dipendenti di prepararsi per una realtà di mercato diversa, perché “le cose non sono più come 15-20 anni fa”. Il motivo? Il comportamento degli utenti sta cambiando, la concorrenza si sta intensificando e la regolamentazione sta diventando una sfida più grande
Il riferimento, per la precisione, è verso il settore dei motori di ricerca, settore che Google ha dominato per due decenni, e verso il business della pubblicità digitale.
Raghavan ha commentato dicendo che stanno emergendo ulteriori sfide poiché la società sta “navigando in un ambiente normativo diverso da qualsiasi cosa abbiamo visto prima”.
«Se c’è una realtà del mercato chiara e presente, dobbiamo muoverci più velocemente, come fanno gli atleti» sottolineando l’intensificazione della concorrenza e un contesto normativo più impegnativo. Sebbene non abbia nominato rivali specifici, Google sta subendo pressioni da parte di aziende del calibro di Microsoft e OpenAI nell’intelligenza artificiale generativa. Anche se Alphabet ha registrato nell’ultimo report sulle trimestrali ricavi e profitti migliori del previsto, i ricavi pubblicitari risultati ottenuti sul versante pubblicitario sono stati inferiori alle aspettative. Nel frattempo, il boom dell’intelligenza artificiale sta imponendo una rinnovata attenzione agli investimenti e anche agli utenti, in particolar modo dopo il caos creatosi con e inesattezze di Gemini.
“Le persone vengono da noi perché abbiamo la loro fiducia”, ha detto Raghavan. “Si rivolgono comunque a Google per verificare ciò che vedono, perché è la fonte attendibile e diventa più critica in questa era di intelligenza artificiale generativa.” Per questo motivo l’azienda prevede di creare team più vicini agli utenti nei mercati chiave, tra cui India e Brasile, inoltre il business cloud di Google ha anche incaricato i dipendenti di muoversi entro tempistiche più brevi nonostante dispongano di meno risorse dopo i tagli ai costi.