L’aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti. Con l’ok al testo, il voto sulle altre risoluzioni presentate dalle opposizioni è ormai precluso. Successivamente anche il Senato ha dato il via libera. A Palazzo Madama si sono contati 96 sì, 66 no e 2 astenuti
Tra le prime reazioni che arrivano all’ok dell’Aula della Camera al documento di economia e finanza dell’esecutivo, ci sono quelle della Uil con la reazione di Pierpaolo Bombardieri alle parole del ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti di questa mattina alla Camera in replica proprio sul Def prima della votazione.
«Noi abbiamo definito il Def un documento elettorale, perché quando Giorgetti dice non ci sono le regole, dice una cosa non vera – afferma Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, rispondendo a una domanda sul Def – Le regole che hanno sottoscritto il ministro Giorgetti e il commissario Gentiloni – ha aggiunto Bombardieri – dicono che l’Italia dovrà rientrare del deficit almeno dello 0,4%, il che significa 10 miliardi, e i numeri non possono essere nascosti.
La scorsa manovra prevedeva 10 miliardi in deficit e nella prossima non ci saranno più, perché quei 10 miliardi in deficit non potranno essere utilizzati, e bisognerebbe rientrare di almeno 10 miliardi. Quindi rispetto alla manovra dell’anno scorso mancheranno 20 miliardi. La domanda che facciamo al Governo è: dove saranno trovati queste risorse? Se ci saranno tagli dove saranno fatti? Perché se il Governo ha intenzione di intervenire sul cuneo fiscale è chiaro che non staremo con le mani in mano».