E’ arrivato il via libera dell’assemblea degli azionisti di Generali al bilancio 2023 che vede un risultato operativo a 6.879 milioni, segnando +7,9% su base annua, grazie al contributo positivo di tutti i segmenti, in particolare del danni, mentre l’utile netto normalizzato è arrivato 3.575 milioni, ovvero +14,1% rispetto al 2022. I profitti netti crescono a 3.747 milioni di euro dai 2.235 milioni dell’anno prima.
E’ stato anche confermato un dividendo di 1,28 euro per azione (+10,3% da 1,16 euro dell’anno precedente) confermando il focus del gruppo sulla remunerazione degli azionisti e il raggiungimento del target di dividendi cumulativi 2022-2024.
Tra i soci con quote rilevanti Mediobanca guida con il 13,11% (di fatto in linea con il 13,05% dell’anno scorso), Delfin con il 9,93%, Benetton con il 4,83%. Il gruppo Caltagirone, titolare del 6,19%, non ha depositato azioni e dunque non partecipa all’assemblea. Neanche il gruppo di Del Vecchio ha depositato le proprie azioni del gruppo assicurativo e non partecipa all’assise di bilancio.
Fondazione Crt ha rafforzato la quota in Generali a ridosso del 2%, portandosi per la precisione all’1,92%. L’anno scorso l’Ente torinese si era presentato con circa l’1,6%.