«Ai provvedimenti che avevamo già adottato, abbiamo aggiunto quelli della parte lavoro nel decreto Coesione, che vale 2 miliardi e 800 milioni di euro, studiati per promuovere il lavoro buono e di qualità».
Lo sottolinea il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, riferendosi alle risorse per le misure sul lavoro che riguardano gli incentivi per l’assunzione di giovani, donne, lavoratori svantaggiati soprattutto nelle aree del Mezzogiorno e l’autoimpiego.
Sostegno all’autoimprenditorialità e alle libere professioni in settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Incentivi per chi assume donne, giovani e lavoratori svantaggiati soprattutto nell’area della ZES unica Mezzogiorno.
Potenziamento della piattaforma del sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Riconversione del personale di dipendente delle grandi imprese in crisi, con l’istituzione della cabina di regia per l’uso più efficiente e tempestivo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG). Queste le direttrici delle misure in materia di lavoro contenute nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile a cui fa riferimento il ministro Marina Calderone soddisfatta dei provvedimenti che ha messo sul tavolo l’esecutivo.
«I dati ci danno ragione – ha concluso il Ministro Calderone – con livelli record di occupazione e il nuovo lavoro è per l’85% a tempo indeterminato, in continua crescita, a dimostrazione che le imprese vogliono costruire il futuro investendo stabilmente sulle persone e sulle loro competenze».